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Dipartimento Farmaci, Farmacie, Reazioni Avverse

 

Scarica il Dossier Dipartimento Farmaci, Farmacie, Reazioni Avverse 28-10-2012

 

LAVORI DELLA COMMISSIONE TECNICA NAZIONALE 

 

ANALISI DELLE CRITICITÀ ANNO 2012

• Il punto di vista dei pazienti

• Il punto di vista legale

• Difficoltà di accesso ai farmaci: Ritardi e criticità

• Problematica della distribuzione nelle farmacie ospedaliere

• Le criticità, conoscenza e sicurezza dei farmaci da parte del cittadino • Interazioni farmacologiche e aderenza alla terapia nel paziente politrattato

• Le criticità dei farmaci biosimilari

• La salvaguardia delle farmacie rurali

• Organizzazione della guardia medica

• Varie ed eventuali  

 

SOLUZIONI E SOSTENIBILITÀ:  SINTESI

Giorno 27 Ottobre 2012 nell'ambito del I congresso della Corte di Giustizio Popolare si è riunito il Dipartimento Farmaci, Farmacie e Reazioni Avverse. Tale incontro è stato presieduto dal Dott. Trifirò, a nome del prof Achille P. Caputi (Università di Messina), ed ha visto la partecipazione di farmacologi, farmacisti ospedalieri e privati, medici di medicina generale ed avvocati,  oltre ai cittadini. Sono state identificate le seguenti criticità relative alle tematiche del Dipartimento per quanto concerne la tutela della salute dei cittadini anziani. Di seguito sono elencate le criticità e sono avanzate proposte di cui FederAnziani possa farsi promotore presso i tavoli Ministeriali:

1.           Maggiore informazione ai cittadini FederAnziani richieda a gran voce che campagne di informazione ed educazione siano promosse o riproposte dalle istituzioni (es. Ministero della Salute, aziende sanitarie, enti regolatori), dalle società scientifiche e dalle associazioni di cittadini in modo capillare sul territorio, al fine di sensibilizzare i cittadini sull’assunzione consapevole e sicura del farmaco, sulla necessità di impiego di farmaci a basso costo (es. equivalenti e biosimilari), ed, in generale, sulla riduzione degli sprechi relativi all’uso dei farmaci attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini stessi. Il cittadino ha il diritto ad essere informato adeguatamente su tutte le risorse sanitarie cui può accedere e sulle modalità di utilizzo delle stesse.

Inoltre, FederAnziani richieda che siano condotte campagne di informazione non solo sull’uso dei farmaci ma anche sull’adozione di stili di vita corretti nel cittadino anziano (quali dieta, attività fisica) atte a prevenire l’assunzione inappropriata di farmaci, che sopperiscono frequentemente ad una  domanda socio-assistenziale insoddisfatta e rappresentano una risposta non giustificata ad un bisogno espresso od inespresso dal cittadino anziano. FederAnziani richieda infine che i cittadini vengano adeguatamente informati sulla possibilità e sulla modalità di invio di schede di segnalazione di reazioni avverse da farmaci (ADR).  

2.    Formazione indipendente degli operatori sanitari FederAnziani richieda presso le istituzioni (es. AIFA, Ministero della Salute) e Società Scientifiche  di promuovere e supportare eventi informativi/formativi indipendenti da destinare agli operatori sanitari anche tramite la creazione di piattaforme e-learning su tematiche relative all’uso appropriato e sostenibile delle risorse farmacologiche disponibili, tenendo in considerazione le criticità loco-regionali. Tali interventi dovrebbero avere come obiettivi quelli di migliorare l’aderenza alle terapie croniche da parte dei pazienti anziani e prevenire l’uso inappropriato dei farmaci ed in particolare le interazioni farmacologiche nei pazienti anziani, che sono frequentemente poli trattati  Tali interventi dovrebbero altresì essere finalizzati a creare dei momenti di incontro tra i vari operatori sanitari con l’obiettivo ultimo di garantire concretamente la continuità assistenziale tra ospedale e territorio e non ultimo ad incentivare la segnalazione non solo di reazioni avverse da farmaci ma anche di inefficacia terapeutica da parte di tutti gli operatori sanitari.  

3.    Armonizzazione dell’offerta delle cure sanitarie E’ inaccettabile che alcuni farmaci innovativi siano disponibili in alcune Regioni ma non in altre!

FederAnziani tanga sotto monitoraggio ed identifichi quegli aspetti critici derivati dall'eterogeneità delle legislazioni Regionali sulle politiche del farmaco, richiedendo di adottare in tutte le Regioni quegli esempi virtuosi che garantiscano un adeguato accesso alle cure migliori e sostenibili per tutti i cittadini.  

4.     Integrazione ospedale-territorio FederAnziani richieda iniziative atte a garantire la tracciabilità delle cure assistenziali ospedaliere e territoriali del cittadino tramite la creazione di infrastrutture informatiche che permettano sia il monitoraggio dell’appropriatezza delle cure fornite da parte di tutti gli operatori sanitari, sia la valutazione in pratica clinica del profilo beneficio -rischio. Questo rappresenta un presupposto fondamentale della continuità assistenziale ospedaliera-territoriale.  

5.    Ricerca FederAnziani tenga sotto stretto monitoraggio l’utilizzo dei fondi di ricerca Nazionali relativi alla farmacovigilanza al fine di assicurare che i progetti finanziati con tali fondi portino alla realizzazione di studi i cui risultati siano davvero utili per la salute ed il benessere dei cittadini. Richieda inoltre FederAnziani che i registri di monitoraggio AIFA che tengono sotto controllo farmaci ad elevata criticità possano essere meglio utilizzati attraverso la collaborazione in outsource con società scientifiche, centri accademici ed istituti di ricerca no-profit, al fine di supportare l’AIFA nella verifica della reale qualità di raccolta dei dati e nella valutazione del profilo rischio-beneficio in pratica clinica dei farmaci sottoposti a monitoraggio.  

6.    Accesso alle cure sanitarie In merito alla recente legge che regolamenta la prescrivibilità di farmaci originator ed equivalenti nei pazienti con prima diagnosi di patologia cronica o nuovo episodio di patologia non cronica, FederAnziani sia portavoce di una richiesta di rivedere tale normativa al fine di garantire la continuità terapeutica, qualora si prescrivano sia farmaci originator che equivalenti. Non si può accettare che il cittadino anziano spesso in trattamento con 10 farmaci e più riceva ogni settimana, ogni mese una scatola di nome, forma e colore differente. Ciò va contro la necessità di facilitare la massima aderenza alle terapia farmacologiche croniche da parte dell’anziano. Si ribadisca inoltre la centralità del medico quale figura professionale responsabile della prescrizione del farmaco specifico  che sia scelto secondo scienza e coscienza, tendendo conto delle caratteristiche peculiari del paziente, sulla base delle evidenze scientifiche correnti e nel rispetto dei principi di economicità.  

7.    Salvaguardia delle farmacie rurali FederAnziani sensibilizzi le istituzioni sulla necessità di tutelare e potenziare il ruolo delle farmacie rurali con apposite normative sia nazionali che Regionali, ivi compresa la nuova remunerazione, dando così la possibilità di garantire ai pazienti anziani che risiedono in piccoli centri di accedere ai servizi sanitari, incluse ma non solo le cure terapeutiche (legge n. 153 del 2010). Gli anziani rappresentano infatti la quasi totalità dei residenti nei piccoli centri e le farmacie rurali rappresentano dei presidi fondamentali per garantire l’accessibilità alle cure sanitarie per gli anziani.

 

Primo Congresso Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute

Montesilvano (Pescara), 27-28 ottobre 2012

Registri della salute

Un progetto di valutazione della prevalenza delle principali patologie degli anziani.

  • Patologie cardiocircolatorie
  • Patologie respiratorie
  • Patologie oncologiche
  • Patologie urologiche
  • Patologie osteoarticolari
  • Diabete e dialisi
  • Dolore cronico

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Questionari raccolti