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FederAnziani: ‘Le Regioni volatilizzano 1,4 miliardi di euro l’anno tra sprechi e inefficienze’


A Rimini presentati i dati dello ‘Studio per l’Individuazione di possibili interventi di contenimento della spesa sanitaria' elaborato dal Centro Studi SIC Sanità in Cifre Rimini, 29 Novembre 2013 - Le Regioni continuano a sprecare inutilmente risorse che potrebbero essere impiegate a migliore tutela per il diritto alla salute. Pulizie e lavanderia, mensa, riscaldamento, premio assicurativo e spese telefoniche sono alcuni dei principali settori in cui imperversano gli sprechi ospedalieri delle Regioni, tanto da poter arrivare a risparmiare circa 1,4 miliardi di euro l’anno. Questo è quanto emerge dal Convegno Motore Sanità che ha inaugurato il II Congresso della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute che si è aperto oggi a Rimini e che vedrà la partecipazione di 6000 delegati FederAnziani, 4000 medici e oltre 1000 ospiti fino a domenica 1° dicembre. I dati sono emersi dallo ‘Studio per l’Individuazione di possibili interventi di contenimento della spesa sanitaria' elaborato dal Centro Studi SIC Sanità in Cifre. ‘E' inammissibile che le Regioni italiane abbiano costi obbligatori giornalieri di degenza per i 'nostri' malati pari a 27,4 euro solo per pulizia e lavanderia che sommate alle altre voci di spesa per servizi ammontano ad un totale di quasi 70 euro al giorno di incidenza. Noi vogliamo il rispetto della legge, i soldi delle Regioni sono di noi cittadini!’. Queste le parole di Roberto Messina, Presidente Nazionale di FederAnziani, la federazione della terza età. I dati emersi dallo Studio mostrano come alcune Regioni abbiano costi di spesa raddoppiati e in certi casi addirittura triplicati sulla stessa tipologia di servizio: le Marche, ad esempio, spendono per dare da mangiare ai propri pazienti una media di 8,3 euro al giorno, in Campania esattamente il doppio, 16,6, con una media nazionale di 11,6 euro. E’ preoccupante, d’altra parte, che in una città come Bolzano, non certo nota per un inverno mite, le spese per il riscaldamento siano pari a 1,7 euro contro gli oltre 11 euro delle città della Toscana. Ancora: per i premi assicurativi in Friuli Venezia Giulia si spendono 4,2 euro contro i 14,2 euro dell'Abruzzo, ovvero oltre il 300% in più! Infine, i dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale spendono in Friuli Venezia Giulia 200 euro pro capite per telefonate, mentre nel Lazio arrivano a spendere quasi 500 euro! “Come dimostrano tutti questi esempi, basterebbe poco per dimezzare questi sprechi o, quanto meno, per ridurli drasticamente” conclude il Presidente Messina. “FederAnziani continuerà a vigilare sulle Regioni, che vivono con i soldi di noi cittadini, e a maggior ragione per questo devono garantirci la piena tutela del diritto alla salute, a partire dalla lotta agli sprechi e da un uso efficiente delle risorse”.

Categoria: Comunicati Stampa

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